Con un po’ di fatica ma con tanto entusiasmo, l’Istituto Q. Sella di Biella ha concluso il primo progetto Erasmus+ KA2 – Partenariati Strategici fra scuole.
Si è infatti svolta, dal 22 al 25 maggio nella scuola di Dugo Selo vicino a Zagabria in Croazia, la fase finale del progetto “Scaling Up Inclusion”. Tre giorni incentrati sull’uso della robotica nell’insegnamento inclusivo delle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
A fare parte del progetto sono stati cinque istituti europei: Spagna, Portogallo, Turchia, Croazia e, naturalmente, Italia.
In questi due anni il progetto è stato affidato a due insegnanti: Roberto Borchia e Mauro Bazzano. Entrambi hanno organizzato incontri di formazione destinati a docenti e studenti di tutte le cinque scuole delle nazioni partecipanti. Questo ha permesso di acquisire le conoscenze e di sviluppare le competenze necessarie alla progettazione e alla realizzazione dei prototipi di robot al fine di prepararli a eseguire le precise attività previste dalla competizione finale: l’abilità di orientarsi nei labirinti, la destrezza nel seguire preordinati percorsi nonché la capacità di muoversi seguendo una melodia musicale.
“I nostri sei studenti, con i compagni delle nazioni partner, hanno inizialmente dovuto assemblare i prototipi, quindi sviluppare i programmi necessari allo svolgimento delle abilità sopra descritte e, in ultimo, sfidarsi in tre combattutissime gare – spiega il professor Borchia -. Ciascuna delle cinque squadre era composta da uno studente per nazione: i nostri sei studenti, Matteo Colucci, Giacomo Cortese, Alessio Esposito Inchiostro, Pietro Mello Rella, Matteo Rosia e Giulio Sunder, si sono trovati così a gareggiare in squadre contrapposte”. Due delle tre gare sono state vinte dalla squadra di Pietro Mello Rella, mentre la terza gara dalla squadra di Giulio Sunder.
“Ora manca il tassello finale di questo progetto – aggiunge il professor Bazzano -: la conferenza internazionale a Porto, in Portogallo, prevista per fine giugno, un dibattito sui risultati ottenuti, sull’impatto della robotica nell’insegnamento di materie STEM e l’occasione per la presentazione di nuovi progetti”.
“La premessa del progetto è quella di essere un’introduzione al vastissimo mondo di Arduino, la cui scoperta sta nella curiosità di ognuno. In realtà è ben di più di questo: si impara a lavorare in coppia, a trovare e a perfezionare le proprie strategie risolutive e, soprattutto, a condividere tradizioni, abitudini e molto altro con ragazzi appartenenti ad altre nazioni europee – conclude Matteo Colucci, uno dei sei finalisti -. Il corso e la permanenza a Zagabria, sono stati organizzati molto attentamente e il tutto è stato decisamente piacevole. Si tratta senz’altro di un progetto che rifarei volentieri, per cui ringrazio la nostra scuola e i nostri insegnanti per l’impegno e la dedizione.”
Da questa esperienza è nato il secondo progetto Erasmus+ KA2 – VET sulla robotica “Robots Boosts Skills”, avviato nel settembre 2017 e giunto quasi a metà del suo viaggio.
Al percorso di preparazione e di approfondimento sulla robotica sin qui attivato, e che ha coinvolto una decina di allievi, seguirà nel prossimo anno scolastico 2018/19 una gara internazionale, questa volta a Valencia, in Spagna.
Obiettivo della competizione sarà ancora una volta quello di integrare conoscenze di robotica alla soluzione di problemi, di facilitare lo scambio di esperienze tra studenti di nazioni differenti, di integrare l’insegnamento delle materie STEM con l’arte.
Questo secondo progetto vede coinvolte due scuole italiane, l’Istituto biellese e l’I.I.S. “Aldini-Valeriani” di Bologna, due scuole spagnole, una portoghese, una croata e una romena.